Nel mondo dell'editoria, tutti gli autori si trovano di fronte a una scelta cruciale: self-publishing, vanity press o case editrici tradizionali? Mentre alcuni optano per l'autonomia del self-publishing o cedono alle lusinghe delle vanity press pur di vedere il proprio nome su una copertina, altri persistono nella ricerca di un editore tradizionale, spendendo mesi, se non anni, nel tentativo di piazzare il proprio manoscritto.
Ma attenzione: il ruolo dell'autore è profondamente cambiato. Non basta più scrivere; nell'era dei social media, agli autori viene richiesto di partecipare attivamente alla promozione del proprio libro. Fiere, interviste, incontri con i lettori: tutte attività che possono risultare di difficile attuazione per chi, per natura o circostanze, non è portato per le apparizioni pubbliche.
Prima di legarsi a una casa editrice, è fondamentale comprendere cosa ci si aspetta da voi. Gli editori, comprensibilmente, tendono a favorire gli autori che generano più vendite. Ma questo approccio può creare notevoli difficoltà.
Lasciatemi parlare del mio caso personale: vivo in Inghilterra, mi occupo della casa e della famiglia mentre mia moglie lavora. L'idea di girare l'Italia per fiere e firmacopie è per me impossibile, sia per questioni logistiche che economiche. Questa realtà può scontrarsi duramente con le aspettative di un editore tradizionale.
Quindi, cari colleghi autori, prima di scegliere il vostro prossimo editore, considerate attentamente:
1. Che tipo di promozione offrono?
2. Quanti (e a volte quali) libri vi suggeriscono di acquistare?
3. Siete disposti e in grado di partecipare a eventi in presenza?
Se la risposta all'ultimo punto è negativa, forse il self-publishing potrebbe essere una valida alternativa. I soldi risparmiati in viaggi potrebbero essere investiti in pubblicità online, creazione di video promozionali o incontri virtuali con i lettori.
Ricordate anche che il self-publishing offre un maggiore controllo sulle vendite. Non sono rari i casi di autori che si sono trovati in disaccordo con gli editori riguardo ai numeri di vendita. Ho letto di un autore che, convinto di aver venduto almeno 70 copie, ne ha trovate solo 7 nel resoconto annuale dell'editore. Ora la questione è finita in tribunale.
Ergo, se optate per una casa editrice tradizionale, assicuratevi che sia seria e trasparente. Altrimenti, il "fai da te" del self-publishing potrebbe rivelarsi la scelta migliore. L'importante è essere consapevoli delle proprie possibilità e limiti, scegliendo il percorso che meglio si adatta alla propria situazione personale e professionale.
Il vostro successo come autori non dipende solo dalla qualità della vostra scrittura, ma anche dalla vostra capacità di navigare le complesse acque dell'editoria moderna. Scegliete con oculatezza e a ragione veduta e non abbiate paura di esplorare strade alternative se quelle tradizionali sembrano irte di ostacoli.
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